Acquistare auto usate: la truffa dei contachilometri

Esattamente come tanti altri settori, anche il mercato delle auto usate ha a che fare con qualche problematica piuttosto importante. Infatti, si possono trovare piuttosto di frequente dei commercianti poco onesti e trasparenti, che le provano tutte per cercare di ringiovanire la vettura usata, andando a diminuire la conta dei chilometri che sono stati percorsi.

Si tratta, come si può facilmente intuire, di una pratica che va contro i dettami che vengono previsti dall’attuale normativa in vigore sul territorio italiano. Purtroppo, però, è un’abitudine molto diffusa, che merita di essere estirpata il prima possibile. Detto questo, proviamo a capire come si può riconoscere la truffa del contachilometri scalato.

Una pratica consolidata e, purtroppo, molto diffusa

In pochi probabilmente sono consci del fatto che qualcosa come il 50% delle vetture usate hanno subito uno “speciale” processo di ringiovanimento. Infatti, per poter dare vita a una simile procedura truffaldina, è necessario mettere mano al contachilometri, modificandolo secondo le proprie esigenze. Si tratta, a tutti gli effetti, di una pratica contro la legge, ma che purtroppo è particolarmente diffusa e consolidata, molto di più rispetto a quello che si potrebbe pensare.

Quindi, conviene acquistare un’auto usata o meglio sempre il nuovo? Questa è una domanda molto soggettiva, quello che puoi fare, invece, è prendere in considerazione un eventuale noleggio, chiamato anche NLT. Su Finrent.it ci sono molte offerte sia sul nuovo, sia sull’usato.

Ci sono tanti concessionari poco onesti che sono in grado di guadagnare anche diverse migliaia di euro riuscendo a modificare il contachilometri di vetture usate, affidando tale incombenza a dei tecnici che hanno una certa esperienza in questo tipo di operazioni illegali. Nella gran parte dei casi, ad essere oggetto di tale processo di ringiovanimento sono le auto aziendale, che sono seminuove e che vengono impiegate da parte dei dipendenti delle varie aziende. Delle vetture che hanno qualche anno di vita, difficilmente oltre 3-4, ma che non hanno ancora mai svolto la prima revisione.

Il funzionamento della truffa

L’intento principale di questa operazione truffaldina è inevitabilmente quello di incrementare il più possibile il valore commerciale della vettura usata. E per raggiungere tale scopo vengono usati anche mezzi del tutto illegali, come proprio agire sul contachilometri, manomettendolo.

Dal punto di vista tecnico, tra le altre cose, si tratta di un’operazione che si può portare a termine in modo decisamente facile e veloce. È sufficiente portare indietro il contachilometri e, al contempo, andare a operare anche direttamente sulle centraline elettroniche all’interno della vettura. Si tratta di un illecito la cui commissione ha un costo veramente risicato, ma che soprattutto è tremendamente complicato da dimostrare.

Come riconoscere la truffa

Non in tutti i casi in cui una vettura presenta un chilometraggio piuttosto basso è bene pensare di avere davanti agli occhi un affare piuttosto allettante. Bisogna approfondire la questione nel caso in cui l’auto usata che si sta valutando presenta un numero di chilometri percorsi inferiore a 50 mila, in modo particolare quando comincia ad avere diversi anni alle spalle. In questi casi, dal punto di vista tecnico, si dice che il contachilometri potrebbe essere stato “scaricato”.

Un altro suggerimento da seguire in questi casi è quello di controllare sempre con la massima attenzione tutta la documentazione che viene messa a disposizione da parte del venditore in riferimento alla vettura usata. Sia i libretti di manutenzione che la lista con i vari tagliandi che sono stati portati a termine nel corso del tempo, possono essere stati oggetto di contraffazione oppure di falsificazione, non solo in riferimento ai numeri che vengono indicati al loro interno, ma anche in merito alle foto dei marchi.